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lunedì 17 febbraio 2014

QUEL CHE CI RESTA DI SOCHI....

E' una sentimento amaro quello che accompagnerà sempre i nostri ricordi delle Olimpiadi di Sochi.
Dopo aver gioito per il secondo oro olimpico di Evgeni, una sensazione di "incompiuto" resta nei nostri cuori.

Cominciamo però con gli aspetti positivi a partire dall'oro a squadre!! Ne abbiamo ampiamente parlato in un precedente post. Finalmente il tanto agognato secondo oro che consegna Plushenko alla storia.

Cos'altro? Dopo l'atteso confronto nella stessa gara con il campione del mondo Patrick Chan, dove Plushenko avrebbe, a detta di tanti, dovuto soccombere, finalmente, nella gara a squadre, quel momento si materializza. Risultato? Plushenko batte Chan che, per la seconda volta nello scontro diretto, perde con lo Zar. Non ci piace parlare in modo negativo di alcun pattinatore perché questo è uno sport molto duro e qualsiasi pattinatore, anche l'ultimo in classifica, merita la nostra stima. Ma Chan prima di Vancouver ha apertamente dato del "datato" a Plushenko e si è alla fine classificato quinto all'età in cui Evgeni aveva vinto un argento olimpico dietro un certo Yagudin in una gara che a tutt'oggi non ha paragoni nella storia di questo sport. Poi Chan prima di Sochi afferma di non considerare Plushenko un vero rivale e che l'unico pericolo derivante dalla Zar per lui sarebbe stato solo un po' di nervosismo. Chan, ancora una volta, perde nello scontro diretto con un "vecchietto" che per sua fortuna non ha incontrato quando aveva la sua età.

Ma, soprattutto, resta l'immensità di un campione che ha attraversato gli anni, i sistemi di giudizio, le critiche, 12 operazione ecc.. e, ad ogni competizione, ha mantenuto il livello più alto. In 16 anni di competizioni senior, le volte in cui è caduto si possono contare sulle dita di una mano. Una continuità che non ha paragoni con nessun altro. Un carisma che ha portato al pattinaggio di figura un numero enorme di appassionati che si sono innamorati di questo sport, ma soprattutto di lui. Questa è l'eredità che Plushenko lascia a questo sport. Un personaggio che, o lo ami, o lo odi. Perché? Perché ha personalità!! Non va ad eseguire il suo compitino facendo bene tutto. Lui è Plushenko!!! Ed è unico!! Piaccia o no. I suoi programmi saranno ricordati nel tempo: La Tosca, Tributo a Nijinski, Il Padrino, La Carmen, SPT300, ecc... Dei programmi di queste Olimpiadi cosa resterà? I fili profondi, le transitions, ecc...? Mah... Quale programma ci è entrato dritto al cuore? Ne ricorderemo il titolo? Lo metteremo negli annali?

Ora, inevitabilmente, veniamo all'amaro che questa gara individuale ci ha lasciato nel cuore.
Il giorno dopo il FP della gara a squadre era il termine ultimo per presentare il certificato medico ed essere sostituito. Plushenko dice di non essere in forma. Ma il sostituto è malato e la Federazione vuole comunque che vada Plushenko. Il sostituto? Kovtun. Un'atleta incapace di gestire la tensione, incapace di salire sul podio agli Europei, incapace di guadagnare due spot per la Russia. Un'alternativa davvero? No! Solo una questione politica interna alla Russia. Un'atleta che non sarebbe mai salito sul podio a Sochi, è evidente. Meglio rischiare col vecchietto Plushenko che ancora sta, tutto sommato, bene. Fino al giorno prima della gara individuale quando, in allenamento, s'infortuna. Antidolorifici. Deve reggere! Ce la fa. Fino al warm up dove il dolore su quel salto è paragonabile ad una coltellata nella schiena. Se Plushenko avesse presentato il certificato medico sarebbe stato un complotto. Non l'ha presentato e non va bene lo stesso..... Per una volta sarebbe cortese se qualcuno si mettesse nei suoi panni.  
Detto ciò, la gara maschile ci sembra un incubo. I programmi "sporchi" sono la regola. Il punteggio realizzato da Plushenko nella gara a squadre sarebbe stato sufficiente per il bronzo olimpico. Ma, sappiamo che in quella gara si è volutamente risparmiato. La Russia era già in grande vantaggio. Così abbiamo voluto perdere un po' di tempo e aggiungere al punteggio della gara a squadre gli elementi pianificati. Parliamo in particolare del secondo quadruplo e della combinazione 4+3+2 che avrebbe, a nostro parere, certamente presentato nello SP (in allenamento aveva realizzato un 4+3+3 appena sporcato), oltre che dei salti tripli eseguiti solo doppi nel Team Event. Beh, se la matematica non è un opinione, e non lo è, sarebbe stato ORO!!!  Perché allora tanti addetti ai lavori dicono che sarebbe stato solo bronzo? Forse perché Evgeni mancava dalle competizioni da un po' quindi l'oro era una questione tra Hanyu e Chan. Opinioni personali!! Non condivise dalla maggior parte del pubblico presente all'Iceberg Arena il giorno del FP. Pubblico competente i russi, lo ricordiamo. Ma, certo, loro sono di parte, diranno tanti...
Comunque, un enorme peccato!!! Un peccato vedere che di Plushenko si rispetta solo la carriera e non il possibile ORO che avrebbe potuto agguantare.

Ma la tristezza più grande è stata vedere la smorfia di dolore di Evgeni nel warmup. Vedere la resa nei suoi occhi. Un nemico che non poteva combattere. Vederlo avvicinarsi inesorabile verso la giuria sapendo già cosa andava a comunicare. Mai visto prima!! Il tempo si è fermato. Nessuno ha più fiatato per minuti. L'arena si è svuotata a metà. A metà del pubblico non interessavano i fili profondi e le transitions. Volevano il carisma, la capacità di riempire la pista, lo spessore, l'immensità di colui che non potrà mai avere nessun erede. Vederlo combattere da tanto per esserci e doversi arrendere pochi minuti prima. Uno strazio!! Il combattente sconfitto. Il pattinaggio di figura ci sembra un deserto senza più Plushenko. Pensateci: non è strano? Irreale! Il protagonista di più di un decennio di pattinaggio... Grazie Evgeni! Grazie per quello che hai dato a questo sport e per aver fatto emozionare il mondo. Grazie per aver fatto vivere momenti epici. Grazie per aver contribuito dopo Vancouver (anche se molti non lo ammetteranno mai) ad elevare il livello del pattinaggio e delle difficoltà tecniche. Non importa se il nuovo sistema non da punti al carisma e all'interpretazione, quella vera comunemente intesa. I punti li lasciamo ai giudici e ai politici che te li hanno tolti a Vancouver. Il pubblico è il vero giudice. E il pubblico è dalla tua parte, ovunque e in qualunque parte del mondo. Non ascoltare le critiche. Tu sei unico e lo sarai per sempre!!


Interviste:
http://it.eurosport.yahoo.com/notizie/sochi-2014-plushenko-quot-avevo-chiesto-essere-sostituito-084113055--spt.html

http://www.repubblica.it/speciali/olimpiadi/sochi2014/2014/02/13/news/pattinaggio_ritiro_plushenko-78495026/
"Ho quasi pianto", racconta lo 'zar' russo del ghiaccio. "E' dura, credetemi. Non volevo chiudere così la mia carriera. Sono molto deluso. Ma ho cercato di fare il massimo. Ieri sono caduto e ho avvertito un problema alla schiena - ha detto dopo il forfait - Oggi ho cercato di allenarmi ma non riuscivo a saltare. Avrò pattinato al massimo per sette minuti, ho provato e riprovato. Nel warm-up, dopo il primo triplo axel, ho sentito un dolore tremendo alla gamba. Dopo il secondo, l'atterraggio è stato semplicemente terribile. Non riuscivo più a sentire le mie gambe, mi faceva male e questo è tutto. Ho dovuto ritirarmi". Per lui ha parlato anche l'allenatore Mishin. "So che la mattina dopo il libero della gara a squadre non si sentiva sicuro ma stava bene - replica a chi gli chiede come mai la Federazione russa non abbia provveduto a sostituirlo - Ho lavorato con lui per vent'anni, vent'anni di successi, questo è il primo incidente, abbiate rispetto nei suoi confronti".

La Federazione (Vitaly Mutko, ministro dello sport) lo voleva: http://www.gazzetta.it/Olimpiadi/14-02-2014/sochi-plushenko-giochi-slittino-demchenko-8062120276.shtml

Spiegazione medica: http://translate.google.com/translate?sl=ru&tl=en&js=n&prev=_t&hl=en&ie=UTF-8&u=http%3A%2F%2Ffsrussia.ru%2Fnews%2F1098_bez-viny-vinovatyj%2F

lunedì 10 febbraio 2014

PLUSHENKO SCRIVE LA STORIA !!

E' ORO !! Evgeni Plushenko è ancora oro olimpico! E' il Team Event, ma è oro !! Si, quella medaglia è proprio di colore giallo o, meglio, color oro.
Escludendo "la preistoria" del pattinaggio, nessuno era mai riuscito ad ottenere 2 ori e 2 argenti e chi ci riuscirà?
Plushenko a Sochi non è andato solo per partecipare come un vecchietto. Nella gara a squadre la vittoria della Russia deve a lui ben 19 punti. Plushenko si presenta alle Olimpiadi di Sochi da protagonista e non solo per il nome celebre, non solo perché è amato dal pubblico di tutto il mondo, ma perché continua a stare ai massimi livelli. Una macchina da competizione!

La mattina del Free Program, nonostante l'assenza dei suoi più temibili avversari, Evgeni si allena con l'intenzione di presentare tutti gli elementi complessi pianificati, in particolare i due quadrupli, ma, alla fine dell'allenamento, racconta Evgeni stesso, Mishin sorprendentemente, gli dice che un programma non pretenzioso avrebbe comunque raggiunto lo scopo. Dopo lo SP la Russia infatti aveva già un buon margine di vantaggio sulle altre squadre. Motivo per cui Plushenko non esegue elementi inizialmente programmati. Evgeni inoltre afferma di aver avvertito, dopo il quadruplo e i due tripli, dolore alla schiena quindi, per non rischiare, non ha saltato i successivi salti tripli usciti invece solo doppi. Ma il problema non è grave e non c'è di che preoccuparsi perché, continua, ha intenzione di prendere parte alla gara individuale.
Questa mattina ore 10.00 infatti al termine del Meeting dei Team Leaders giunge l'ufficialità della sua partecipazione. Niente certificato medico quindi, come Yagudin e tanti altri avevano predetto. Se Plushenko non sarà in grado di partecipare, la Russia non avrà nessun altro rappresentante maschile. Evgeni deve reggere e reggerà!! Si, perché la sua forma fisica ha dell'incredibile. Tiene perfettamente 4 minuti e mezzo di programma e si permette di esplodere, e di farci esplodere, nel finale sull'Adagio di Albinoni in un pezzo di pura emozione dove finalmente riusciamo a rilassarci e a farci rapire dalla nostalgia nell'ascoltare queste musiche. Plushenko in versione economica riesce così a battere Reynolds in grado di eseguire 3 quadrupli e Machida incapace di non sbagliare troppo.

Finalmente al Kiss&cry appare il suo sorriso rilassato e anche quello di Mishin e David, mentre l'Iceberg Palace si scatena. Un sorriso dolce che lo accompagna durante la premiazione sul podio di casa sua. Un sorriso che forse resta impresso anche negli occhi e nel cuore di tutti, perfino dei suoi detrattori che, forse per la prima volta, in un momento d'illuminazione si rendono conto della realtà: Plushenko ha tanti anni più degli altri, è figlio di un altro sistema di punteggio, ma è ancora lì sul podio con un oro al collo, contro tutto e contro tutti. Come non arrendersi all'evidenza? Perché insistere? Questo vecchietto è stato in grado di battere il campione del mondo con tutte le sue meravigliose coreografie, i suoi fili profondi e le sue famigerate transitions. Perché lui si ha la testa del campione. Ha affrontato di tutto. Quanti pensavano non potesse avvicinarsi al podio!! Ora, come ha detto Margaglio, nessuno pensi che Plushenko venderà la pelle a poco prezzo. E chi mai l'ha pensato? Non noi che lo conosciamo. Hanno fatto tutti "i conti senza l'oste". Escludere totalmente Plushenko dal podio? Che assurdità! Anche se lui ha sempre affermato che un terzo, quarto e quinto posto all'individuale sarebbe accettabile, a causa delle sue tante difficoltà.

Succeda quel che succeda, non importa. Plushenko è leggenda. E per noi è un privilegio esserne i testimoni. Potremo dire: io l'ho visto!
Come sottolineato da Silvia Fontana e Danilo Freri, Plushenko ha affermato di essere unico, ma non con presunzione, solo con consapevolezza di sé. Questo oro ha un valore unico che nessun altro potrà riproporre perché  vinto da un pattinatore che, non solo dal 1998 per 16 anni è sempre stato ai massimi livelli, ma che, soprattutto, lo è stato durante la trasformazione del sistema di punteggio.
E non è escluso che possa prendere parte ad una quinta Olimpiade.

Per ora ci piace chiudere con una frase rubata alla televisione detta da qualcuno: pattino male e danzo anche peggio, ma vivo di emozioni e il pattinaggio artistico, soprattutto a 5 cerchi, riesce a darmene tante. La musica ti entra nelle vene, mi perdo in contemplazione del talento e dei colori. Le coreografie e l'interpretazione ti trasportano nella direzione del sole e dell'arte. Veder pattinare Plushenko: un privilegio. Veder sbocciare la Lipnitskaya: un piacere. Tifare per la Kostner: un sentimento istintivo anche se l'arte va ammirata, contemplata e tifare è un verbo molto lontano da tutto ciò. Il pattinaggio meglio goderselo e lasciarsi emozionare.

Risultati: http://www.isuresults.com/results/owg2014/SEG010.HTM
Video: http://video.yandex.ua/users/larisaobmen/view/126/?ncrnd=7103






 



Fonte: http://evgeni-plushenko.com/forum/viewtopic.php?f=19&t=362&start=30