lunedì 22 dicembre 2014

GOLDEN SKATE AWARDS STORICO PER PLUSHENKO

Conclusa ieri sera l’ottava edizione del Golden Skate Awards, Galà di chiusura dei Campionati Nazionali italiani a cui hanno preso parte i protagonisti dei Nazionali stessi tra cui i neocampioni Cappellini/Lanotte, Righini, Russo, Marchei/Hotarek, ma anche Guarise/Della Monica e Rodighiero.
Piacevole sorpresa last minute la presenza nel cast della campionessa mondiale Miki Ando, grazia infinita sul ghiaccio. Rivisto con piacere Samuel Contesti, grande perdita del pattinaggio italiano. Spettacolari Gazsi/Zhiganshina. Meravigliosa come sempre l’arte di Stephane Lambiel, con un po’ meno energia del solito. Applausi a scena aperta per una meravigliosa Carolina Kostner che ha gustato tutto l’affetto del pubblico mentre si esibiva sulle note di Bonzo’s Montreaux e nel sublime programma olimpico dell’Ave Maria.

Plushenko, alla sua settima presenza a questo evento, riceve come premio il “Golden Skate Awards Storico”. Grande spettacolo quindi anche se con qualche problema organizzativo come biglietti doppi, ecc.. Attendiamo di vederlo su Italia 1 il 01.01.2015 ore 21.10.

Il pubblico dei Campionati Italiani, un po’ più freddino rispetto al solito del Palavela, è comunque esploso quando ha messo i piedi sul ghiaccio lo Zar, la vera e unica leggenda vivente del pattinaggio, che piaccia o no. E quando ci si chiede perché sia considerato tale, è sufficiente andare a vederlo dal vivo, non in televisione o su internet, per capire. Il suo palmares sarebbe sufficiente a spiegarlo, ma il motivo non è solo il numero di medaglie messe al collo che non ha paragoni con altri atleti nella storia. Non è solo il fatto che ha scritto la storia di uno sport in epoche in cui c’erano “scontri tra titani” a suon di quadrupli dove le cadute erano cose più uniche che rare, dove le sequenze di passi erano spettacolari perché potevano essere fatte alla velocità della luce, da chi era in grado di farlo, grazie ad un regolamento più semplice. Il motivo era lì ieri sera sul ghiaccio del Palavela.

E’ vero, il pattinaggio è anche una questione di gusti. E’ vero, nelle gare è giusto guardare “il pelo nell’uovo”, ma, se ogni volta che Evgeni scende sul ghiaccio scatena le folle, qualche riflessione bisognerà farla. Trovare qualcuno annoiato dopo aver visto quattro minuti di Plushenko è molto raro, eccezion fatta per chi ha posizioni di parte. Lo spettacolo è indubbio e le emozioni anche, soprattutto se lo Zar è in forma. Ieri abbiamo visto uno Zar un po’ stanco dei cambi di aereo e reduce da un intervento chirurgico di neanche un anno fa, ma già in splendida condizione fisica e unico ad aver eseguito combinazioni di salti nello show. Ma che dire? Il primo programma è stato l’olimpico Best of Plushenko con variazione sulla musica. Tolte le note della Tosca. Viscerale è rimasto comunque l’angelo sull’Adagio di Albinoni. Grandissima emozione la sua interpretazione non solo coi movimenti del corpo, ma anche con l’espressione adeguata del viso, inevitabile in ogni arte degna di tale nome. Avevamo curiosità per il programma che avrebbe portato nella seconda parte dello spettacolo e, come previsto, luci basse, silenzio sugli spalti, partono le note di Storm. E Plushenko ci mette l’anima. Il Palavela risponde e lo accompagna. Parte la sequenza di passi. Eccolo! E’ lui! Velocissimo, energia da vendere, intensità unica. Le sequenze che ci hanno fatto innamorare del suo stile. Così ormai impossibili da vedere nel panorama del pattinaggio recente. Quei passi coi quali sembra voglia divorarla quella pista. Quelle pause prima di partire alla velocità della luce, che creano aspettativa, che lasciano preludere i fuochi d’artificio, quelle pause troppo spesso attribuite solo a momenti di riposo, quelle pause riempite con movimenti intensi. Poi via…. Il pubblico lo segue, lui sorride e alla fine è standing ovation. Come sempre…. Il suo stile che alterna musica lenta e note veloci col risultato che quattro minuti passano senza neanche accorgersi. Impossibile annoiarsi. Questa è anche la grande differenza tra lui e altri pattinatori di gran livello.

Grazie ad Evgeni per le emozioni che ci ha regalato anche questa volta! Speriamo di vederlo l’autunno prossimo in Italia con la sua creazione Snow King, come la moglie Yana ha dichiarato alla nostra amica Ilaria Ciotti.  Questa sera Evgeni si esibirà a Courchevel in Francia.

Un ringraziamento per la possibilità di scattare le seguenti foto e girare alcuni video a SARA SIMONATO (Sarynka) per OPINION POST.
Link alla nostra galleria video (in fase di implementazione): https://www.youtube.com/watch?v=_Ni09L6piQA&index=1&list=PLFyz_cr8X4ATixkJp0BFfxEmSHKKwwkpd
Altre foto e video sul profilo Instagram di Saryynka e sul sito ufficiale: http://evgeni-plushenko.com/forum/viewtopic.php?f=14&t=383
 









 
 
Traduzione inglese di Sara Simonato:
 
..................Plushenko was awarded of "Historical Golden Skate Awards" because of his 7th presence at GSA on 8th.
The audience of the Italian national Championships was a bit 'more chilly than usual standards of Palavela and it exploded anyway when the Tsar put his feet on the ice , the one and only true living legend of figure skating, that like it or not. And when one wonders why he is considered like that, simply go to see him live, not by watching its shows on television or through the internet, to understand the reason. His palmares would of course be enough to clear it, but the reason is not only the number of medals placed around his neck that is countless and never reached by any other athlete in the history of this sport. It's not just the fact that he wrote the history of figure skating in times when there were "real battles of (figure skating) titans" surrouded by the sound of quad landings and where falls were rare happenings , where the step sequences were spectacular because they could be made by using the speed of light, by those who were able to so, and thank to an easier judging system allowing the athletes to be free to express themselves . The reason was there last night up on the ice of Palavela.
It 's true, skating is often a matter of taste, . It 's true, that while watching a competition it's right to look "at details", but, if every single time that Evgeni takes the ice he unleashes the crowd, some reflection have to be done . To find someone bored after seeing four minutes of Plushenko is very rare, except for those who take positions on skating style. The show is undoubtedly amazing and emotions are many too, especially when the Tsar is in good shape. Yesterday we saw him somehow 'tired cause of the trip to come to Turin and just recovered from a surgery he went throug less than a year ago, but anyway in splendid physical condition and (surprised?) being the only one to execute jumps combination on the show. But you know what? The first program was the Olympic program "Best of Plushenko" with a variation on the music. He removed (pity) the notes of Tosca. Anyway it was a deeply visceral feeling the one given by the angel move on Adagio of Albinoni piece of music. Great emotion from his performance not only given by the movements of his body, but mostly (we have to tell you) gifted to the audience by the adequate expression of the face, which is inevitable in any Art worthing this name as Figure Skating should be. We were of course wondering about the second program he would have performed in the second part of the show and, as expected, under low lights, the silence in the stands, the notes of Storm delight the Arena. And Plushenko put his soul by skating it. The Palavela responds and accompanies him. The step sequence begins . Here it is! That's him! Fast as hell, energy to die for, unique intensity. The sequences which made us all to fall in love with his style. Those are so impossible to see in the competitive figure skating nowadays... Those steps by which he seems to devour the rink instead of taking it. And those pauses before the starting of his unbelievable speed, creating expectations that prelude to fireworks, those breaks too often attributed to resting moments by some kind of haters , those pauses on the contrary filled with intense, heartbreaking moves. Then go! .... The audience follows him , he smiles and eventually it's a standing ovation. Like always .... His style which alterntes slow and fast music has the result that four minutes of his performances just fly away without even noticing that. It's Impossible to get bored. This is another of the big differences between him and other big-names of figure skaters.

Thanx to Evgeni for the emotions that he gave us also this time! We hope to see him next autumn in Italy with his own Snow King Show, as his wife Yana told to our friend Ilaria Ciotti. Tonight Evgeni will perform in Courchevel, France


1 commento:

  1. Condivido pienamente ogni tua parola a cui mi permetto d'aggiungere che LA GRANDE BELLEZZA al Palavela è stato Lui!Ciò a cui abbiamo assistito è qualcosa di veramente indescrivibile a parole,non si può apprezzare pienamente un opera d'arte se non la si guarda da vicino e sulla musica di Storm ieri sera Lui ha fatto uno dei suoi capolavori,un qualcosa di ineguagliabile,d'incomparabile bellezza,un qualcosa che solo Lui può fare,per un attimo siamo tornati indietro nel tempo là dove Lui era libero di esporre la sua classe in tutta la sua pienezza,là dove quello stesso ghiaccio lo proclamò IL RE!quel suo modo di pattinare,di essere,cosi' intenso profondo maestoso ha stregato il Palavela ieri come allora!è stato per me un grande privilegio poter assistere a uno spettacolo di pattinaggio sul ghiaccio come questo dove a pattinare c'era LA LEGGENDA di esso.grazie Evgeni per le emozioni che ci regali ogni volta che scendi sul ghiaccio!

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